“La Lombardia produce il 43% del latte italiano. È terra di formaggi straordinari come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano, il provolone, il taleggio. Prodotti invidiati e copiati nel mondo. Figuriamoci se possiamo accettare la sostituzione del latte con le bevande sintetiche. Solo il latte si chiama latte: ed è quello prodotto nelle nostre stalle. Le regioni italiane facciano fronte comune per tutelare la nostra agricoltura minacciata da un sistema di etichettatura utile solo per le multinazionali.”. Lo ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura Fabio Rolfi, in esclusiva ad Agricolae.
“Il fatto che molti formaggi tradizionali vengano indicati col bollino rosso dal nutriscore e che le bevande sintetiche vengano promosse con il verde lascia intuire il grande piano economico che viene mascherato dietro l’etichettatura a semaforo: penalizzare l’agroalimentare italiano a vantaggio delle multinazionali straniere. L’uscita provocatoria e strumentale del vice presidente Ue di NESTLÈ è un’ammissione chiara ed esplicita di questo obiettivo. Qualcuno ha ancora dubbi?” aggiunge Rolfi, che poi promuove l’azione del governo sul tema.
“Massima sintonia con il ministro Patuanelli e con il sottosegretario Centinaio. Le istituzioni italiane devono fare squadra a tutti i livelli per difendere il made in Italy e un settore portante della nostra economia come l’agroalimentare. Tra vini annacquati, latte sintetico, insetti, nutriscore e deviazioni ideologiche della “farm to fork” l’Europa sta portando più danni che benefici al nostro sistema” conclude l’assessore.
L'articolo Caso Nestle’, Rolfi: vicepresidente Ue Nestlè conferma che Nutriscore tutela interessi multinazionali. Regioni e governo uniti proviene da Agricolae.
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