"Non dobbiamo dimenticare la base della Pac, i cui obiettivi attuali così come stabiliti dall'articolo 39 del trattato sul funzionamento della Comunità europea, restano il reddito agricolo".
Così la presidente del Fnsea Christiane Lambert nel corso del webinar Confagricoltura sul futuro della Pac.
"Abbiamo bisogno di una Pac pragmatica e stabile con una visione strategica per il futuro degli agricoltori ma una priorità deve essere la semplificazione. La Pac infatti è diventata troppo complicata. E occorre razionalizzare e semplificare le procedure con flessibilità e consentire il diritto dell'errore. Altrimenti si rischiano degli effetti controproducenti per l'ambiente e l'economica", prosegue.
Poi gli eco regimi: devono essere accessibili a tutti gli agricoltori per un vero contributo all'ambiente e alla transizione ecologica. Non devono trasformasi in un dispositivo che esclude gli agricoltori che devono poter scegliere secondo le proprie esigenze. E non devono superare il 20 per cento della quota".
Sull'Ocm "occorre permettere agli agricoltori di lavorare in maniera unica per migliorare il potere negoziale. La sicurezza giuridica costituisce la chiave di volta necessaria". E poi: "come si possono portare avanti le politiche ambientali se poi si aprono i confini anche a chi non le rispetta?".
Per quanto riguarda la condizionalità sociale Lambert spiega che "il diritto al lavoro è già previsto nell'Unione e non è dunque necessario includerla nuovamente all'interno della Pac che rischia di diventare così più pesante e complicata. Per quanto riguarda il livellamento occorre ricordare che prima di tutto la Pac è uno strumento economico e quindi l'attuazione d questa misura deve essere su base volontaria".
L'articolo Pac, Lambert, Fnsea: mantenga sua natura di tutelare agricoltori e sia più semplice. Altrimenti controproducente per ambiente ed economia proviene da Agricolae.