Caso Orlandi, lo strazio della madre: voglio un corpo su cui piangere
di Franca Giansoldati
Il dolore che morde e non se ne va, nemmeno per un attimo, nemmeno dopo tanti anni. Perdere un figlio è qualcosa che va contro le leggi della natura. La signora Maria Orlandi se lo ricorda bene, quel giorno di fine giugno quando la sua piccola Manuela uscì di casa tutta contenta di andare alla lezione di musica. La scuola era poco distante dal Vaticano, dove viveva la famiglia, in uno degli appartamenti in zona extraterritoriale. «E' tutto impresso nella mente, ogni fotogramma, impossibile da dimenticare».Signora, le ossa ritrovate nella sede della Nunziatura in Italia, a via Po, durante alcuni lavori di ristrutturazione, sono state sottoposte ad accertamenti scientifici anche per verificare se possano essere quell continua a leggere qui