Il valore dell'aiuto offerto dal Governo alle imprese in difficoltà non si può misurare solo in base a criteri quantitativi, ma è legato anche alla facilità di accesso alle risorse messe in campo – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. In un momento così importante per la vita del Paese, non è pensabile stimolare una ripresa economica duratura senza accompagnare le misure per la ripartenza con una seria opera di sburocratizzazione.
Sostegni e ristori sono misure essenziali per permettere alle aziende di riprendere il cammino interrotto per le restrizioni che hanno colpito anche il mondo agricolo – continua Tiso. Si tratta tuttavia di interventi una tantum che non incidono sul funzionamento della macchina amministrativa sul medio e lungo periodo. Se non si lavora al contempo per rendere quest'ultima più efficiente, gli ostacoli generati da una burocrazia lontana dalle esigenze di cittadini e imprese resteranno gli stessi, rallentando crescita e sviluppo.
In questi mesi, i meccanismi della pubblica amministrazione sono messi a dura prova da una congiuntura straordinaria, in cui si assiste al susseguirsi di provvedimenti speciali mirati a sostenere famiglie e imprese. Il lavoro di semplificazione non può tuttavia limitarsi ai provvedimenti di urgenza, ma deve includere le procedure e gli adempimenti ordinari che le aziende devono rispettare quotidianamente. Solo in questo modo è possibile fare la differenza una volta tornati all’auspicata normalità. La crisi in corso è un'occasione unica per porre mano a riforme troppo a lungo rimandate, che possono significare un cambio di marcia decisivo per il nostro sistema produttivo.
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