Con il green pass Ue possono venire in Italia i 28 milioni di turisti europei che prima della pandemia erano venuti in vacanza durante l’estate. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati di Bankitalia, in riferimento al Consiglio europeo straordinario sul green pass che in Italia sarà disponibile su IO dal primo luglio. Per l’Italia– sottolinea la Coldiretti – si tratta di una svolta importante dopo che la scorsa estate gli arrivi dai Paesi europei sono crollati del 43% con pesanti effetti sull’economia e sull’occupazione. Il ritorno dei vacanzieri dall’estero in Italia è infatti strategico per l’ospitalità turistica nelle mete più gettonate anche perché – continua la Coldiretti – i visitatori da questo paesi stranieri hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa che ammonta per il periodo estivo a 11,5 miliardi per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir.
Ma il green pass è importante anche per le vacanze degli italiani che in più di un caso su tre (36%) non hanno ancora deciso anche per le incertezze sull’evoluzione della pandemia Covid e sulle possibilità di spostamento sulla base dell’analisi Coldiretti dell’indagine di Notosondaggi. Solo un italiano u dieci (11%) ha già prenotato le vacanze estive e per riguarda le mete – sottolinea la Coldiretti – il 34% ha già deciso per una località di mare che resta al primo posto inseguito però quest’anno da campagna, parchi naturali e oasi che con il 11% superano la montagna (9%), le località d’arte (4%) e i laghi (2%). Un trend confermato dal fatto che se la metà degli italiani (50%) desidererebbe avere una seconda casa al mare, c’è un 18% – precisa la Coldiretti – che la vorrebbe in campagna che si posiziona davanti alla montagna (17%).
A trainare le vacanze green sono i 24mila agriturismi nazionali che – sottolinea la Coldiretti –, spesso situati in zone isolate, in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e ampi spazi nel verde dove le distanze non si misurano in metri ma in ettari, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Non a caso ben l’80% degli italiani che esprimono un’opinione ritiene le strutture agrituristiche abbiano un ruolo importante per il rilancio del turismo post pandemia. Una possibilità facilitata anche dal superamento del limite delle 22 per il coprifuoco che garantisce il ritorno delle cene e delle gite fuori porta. Le restrizioni negli orari colpivano, infatti, soprattutto gli agriturismi perché situati nelle aree rurali lontani dalle città e quindi raggiungibili in tempi più lunghi dagli ospiti provenienti dai centri urbani.
Assieme alla ricerca di sicurezza, a spingere la vacanza green 2021 – conclude la Coldiretti - è soprattutto il turismo enogastronomico che vale oltre 5 miliardi ed è spinto quest’anno dalla chiusura per lunghi mesi delle attività di ristorazione che ha alimentato il piacere di ricercare prelibatezze da consumare fuori o tra le mura domestiche.
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