“Le risposte sono arrivate, ora bisogna cominciare a lavorare, ovvero fare le cose insieme, mantenendo ruoli distinti ma complementari. Oggi siamo in casa di Confagricoltura, che è il top dell’agricoltura e delle aziende agricole che danno lustro al mondo, noi siamo invece gli agromeccanici che con la tecnologia, la preparazione e la conoscenza favoriamo queste possibilità. E le favoriamo sia alla grande azienda che alla piccola, la quale non può utilizzare mezzi propri facendo investimenti di alto livello.”
Così il presidente di Uncai Aproniano Tassinari nel corso del convegno “Le aziende agromeccaniche tra presente e futuro” organizzato da Confagricoltura e UNCAI, Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici.
“Controllo dei costi fissi e gestione dei costi variabili, questo è il motivo col quale dobbiamo ragionare. Sono stato invitato dalla fiera di verona per la prossima manifestazione, ma ormai per quanto concerne la gestione dei costi portare una quantità enorme di macchine è sempre meno importante. Sempre più importante invece è la formazione e l’informazione. Ci deve essere una presenza d’immagine ma ciò che contraddistingue il cambiamento che stiamo vivendo, che non vogliamo subire ma bensì gestire, è proprio questo: formazione e informazione” prosegue.
“Il cambiamento deve essere capito, gestito e poi diffuso. Questa è la funzione della collaborazione tra agromeccanici e Confagricoltura, nata diverso tempo fa. La cosa più importante è però la trasmissione di questa intenzione alla periferia, siamo a disposizione e non in contrapposizione. Siamo una categoria complementare, è un mondo che si deve aggiornare e completare. Non possiamo pensare di essere gli unici e soli in un determinato tipo di attività. Mi auguro di affermare tutto questo anche presso le sedi periferiche” conclude.
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