Interrogazione, Ciaburro FdI Camera, su iniziative a garanzia sovranità alimentare e tutela aziende nazionali da acquisto di multinazionali estere

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Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09440

presentato da

CIABURRO Monica

testo di

Venerdì 4 giugno 2021, seduta n. 518

CIABURRO e CARETTA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

come evidenziato a mezzo stampa, dal 2010 ad oggi, la Cina ha impegnato oltre 100 miliardi di dollari per lo sviluppo di progetti commerciali in Africa, annunciando recentemente un ulteriore investimento di 60 miliardi di dollari, applicando una vera e propria politica di neocolonialismo nei confronti del continente africano;

secondo uno studio condotto dall'Università John Hopkins, la Cina ha prestato un totale di 143 miliardi di dollari a 56 nazioni africane, messi a disposizione dalla China Development Bank, con forme di prestiti difficilmente sostenibili, controgarantiti dalla possibilità di conglomerati cinesi di acquisire il controllo di asset strategici dei Paesi beneficiari dei prestiti in caso di insolvibilità, come previsto in Kenya, Gibuti e Zambia;

tale attività di controllo è esercitata anche con l'acquisto di aziende strategiche nel settore agricolo, come la Syngenta (ora gruppo ChemChina), leader globale nel mercato della protezione delle colture e terza nel settore delle sementi;

sul punto, pare infatti che il fondo sovrano cinese China Investment Corporation (Cic), sia interessato all'acquisto della Verisem, multinazionale sementiera italiana nata a Cesena, anche col fine di riprodurre ortaggi pseudo-italiani e di inserirsi nel controllo del mercato agroalimentare nel continente africano;

considerato che già due semi su tre, il 66 per cento sono in mano a multinazionali straniere, la sovranità alimentare nazionale, anche alla luce dei recenti incrementi dei prezzi delle materie prime, è messa a dura prova;

allo stato attuale è dubbia l'applicazione della normativa sui poteri speciali (cosiddetta golden power) sul caso sin qui delineato, anche perché essa annovera unicamente un generico: approvvigionamento di fattori produttivi e agroalimentare –:

se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti e se intenda adottare iniziative per innovare la disciplina sui poteri speciali in modo da coprire anche le fattispecie di cui in premessa, se non l'intero comparto agroalimentare, da possibili acquisizioni ostili e garantire la sovranità alimentare italiana, in particolare viste le evidenze di cui in premessa.

(4-09440)

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