Istat, crollo delle attività secondarie, male anche i servizi di supporto

Istat, crollo delle attività secondarie, male anche i servizi di supporto https://ift.tt/2StDFj9

La produzione delle attività secondarie, dopo anni di costantecrescita, nel 2020 ha fatto segnare un crollo (-20,3% in volume e -20,6% in valore) riportandosi ai livelli del 2012. Complessivamente la perdita di valore della produzione rispetto al 2019 è stata di circa 1,2 miliardi di euro.

Le ripercussioni dell’emergenza sanitaria hanno colpito soprattutto le attività legate all’agriturismo 
(-60,8% in volume e -60,5% in valore). Il settore, che comprende anche le attività ricreative e sociali e le fattorie didattiche, nel 2020 ha subìto un calo del valore della produzione di circa 950 milioni di euro. 

Notevole è stata anche la ricaduta sulle attività di sistemazione di parchi e giardini (-25% in volume e 
-26,1% in valore) e di vendita diretta/commercializzazione (-19,8% in volume e -20,6% in valore). 

Segnali positivi si registrano, ancora una volta, dal settore dell’energia rinnovabile (che costituisce il 50% del totale delle attività secondarie), la cui produzione è cresciuta dello 0,8% (in termini di volume e di valore), superando i 2,2 miliardi di euro. Al suo interno il peso del fotovoltaico rappresenta il 41%, i biogas da deiezioni animali l’11% e le biomasse da attività agricole e forestaliil 48%. 

Una sensibile contrazione ha interessato anche le attività di supporto all’agricoltura (-4,1% in volume e -3% in valore), su cui ha influito essenzialmente il ridimensionamento delle attività di prima lavorazione dei prodotti (-10,8% in volume e -8,8% in valore), che hanno a loro volta risentito della chiusura di molti impianti. Le attività di prima lavorazione svolte successivamente alla raccolta del prodotto (calibratura, lavaggio, confezionamento per il mercato, lavorazione di IV gamma ecc.) sono divenute parte integrante dei processi produttivi delle aziende agricole e costituiscono un importante elemento di valorizzazione del prodotto: nel corso degli ultimi anni il valore della loro produzione si è progressivamente innalzato fino a superare i 2 miliardi di euro.  

Le attività agricole per conto terzi (contoterzismo) nel 2020 hanno fatto registrare un valore di 3,2 miliardi di euro, in lieve contrazione rispetto al 2019 (-1% in volume e -0,5% in valore).

Complessivamente, il settore delle attività dei servizi nel 2020 ha subìto un decremento del valore della produzione di circa 200 milioni di euro. 

Nonostante il drastico ridimensionamento dovuto alla crisi, l’insieme delle attività secondarie e di supporto, cioè tutte le attività non strettamente agricole, ha mantenuto un ruolo caratterizzante e di primaria importanza per l’agricoltura italiana: contribuisce al valore dell’intera produzione agricola nazionale per una quota superiore al20% e rappresenta il 31% delle attività secondarie e di supporto di tutta lUe27.

L'articolo Istat, crollo delle attività secondarie, male anche i servizi di supporto proviene da Agricolae.

Commenti



Font Size
+
16
-
lines height
+
2
-