Istat, in calo legumi, piante industriali, florovivaismo e carni animali

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Dopo il boom degli ultimi 5 anni (con una crescita complessiva diquasi il 50%), le coltivazioni leguminose hanno subìto un calo della produzione in volume del 5% e del 3,3% in valore. Il ridimensionamento ha toccato soprattutto alcune varietà: piselli secchi, ceci e lenticchie. Una performance negativa si registra anche per le piante industriali (-2,2% il volume), connessa in special modo al calo della produzione di tabacco (-5,2%), canapa(-4,1%) e soia (-3,6%). 

Perdite consistenti si sono rilevate anche nel settore del florovivaismo (-8,4% in volume). In particolare, il comparto floricoloha avuto un notevole ridimensionamento in volume (-9%) e un calo più attenuato in valore (-3%) grazie a un robusto rialzo dei prezzi (+6,5%). Analogo andamento è stato riscontrato per il settore deivivai (-7,9% in volume, -1,9 in valore e +6,5% per i prezzi). 

Difficoltà hanno toccato anche il comparto zootecnico. La riduzionedei consumi ha avuto ricadute soprattutto sulla macellazione delle carni animali: le suine hanno subìto un calo della produzione del 3,6% in volume e del 7,7% in valore, le bovine dell’1,3% in volume e del 3,9% in valore mentre per il pollame all’aumento dei volumi (+1,3%), si è accompagnato un calo del valore della produzione 
(-3,5%) per la marcata flessione dei prezzi (-4,7%).

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