La dieta mediterranea e il cibo italiano possono fornire le risposte a molte della sfide attuali dell’agricoltura e dell'alimentazione. Per questo vanno tutelati e promossi con ancora maggior forza nel difficile periodo che stiamo vivendo – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Nella Giornata mondiale della sicurezza alimentare che si celebra oggi, l'eccellenza delle produzioni del nostro Paese emerge ancora una volta. Sono gli stessi dati diffusi dalle istituzioni europee a confermare che il cibo italiano è più sano e può vantare una migliore qualità rispetto alla concorrenza. Un primato che possiamo rivendicare non solo nel Vecchio continente, ma anche a livello mondiale.
Nel suo ultimo rapporto, l'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha analizzato oltre 96mila campioni di alimenti in vendita nell'Unione europea per verificare la presenza di residui di pesticidi su frutta, verdura, cereali e vino. Dall'analisi emerge che i residui chimici irregolari sono presenti soltanto nello 0,9% dei prodotti agroalimentari italiani, contro una media Ue dell’1,3% che sale addirittura al 5.6% per i prodotti extracomunitari – spiega Tiso.
Sempre in tema di fitofarmaci, la nostra agricoltura si distingue anche per un altro record: le vendite dei pesticidi in Italia sono crollate di circa un terzo (-32%) nell'ultimo decennio. Un dato che fa dell’agricoltura italiana la più verde d'Europa, davanti ad altri grandi produttori come Francia, Spagna e Germania.
Mentre l'approvazione della nuova legge sul biologico ha fatto emergere resistenze e riserve che appaiono ormai anacronistiche, il primato del nostro Paese deve essere da stimolo per proseguire senza esitazioni il cammino intrapreso. C’è ancora molto da lavorare per rendere il nostro settore primario sostenibile. Ma, forte di questi numeri, l'Italia può fare da apripista per vincere la sfida della sostenibilità.
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