Mozione Italia Viva Senato su tutela Made in Italy agroalimentare

Mozione Italia Viva Senato su tutela Made in Italy agroalimentare https://www.agricolae.eu/mozione-italia-viva-senato-su-tutela-made-in-italy-agroalimentare/

Atto n. 1-00383

Pubblicato il 9 giugno 2021, nella seduta n. 334

MAGORNO , FARAONE , BONIFAZI , CONZATTI , CUCCA , GARAVINI , GINETTI , GRIMANI , MARINO , NENCINI , PARENTE , SBROLLINI , SUDANO , VONO

Il Senato,

premesso che:

il piano d'azione UE 2020-30 per i sistemi alimentari sostenibili identifica gli insetti come una fonte di proteine a basso impatto ambientale che possono sostenere la transizione "verde" della produzione;

tale necessità deriva da numerosi studi che hanno evidenziato come i sistemi alimentari attuali sarebbero troppo vulnerabili e non darebbero garanzie per il futuro e che, secondo la prestigiosa università di Cambridge, per contrastare la malnutrizione si dovrebbero integrare le nostre catene di approvvigionamento con sistemi sostenibili e innovativi;

un team di esperti ha analizzato circa 500 articoli scientifici su sistemi di produzione alimentare alternativi e sostenibili, identificando alcuni "alimenti del futuro" che potrebbero contrastare il fenomeno della malnutrizione. Tra questi ci sono macroalghe e alghe unicellulari (kelp, spirulina, clorella), insetti (in particolare le larve di mosca e il verme giallo della farina) e alcune proteine derivate dai funghi;

si tratta di cibi che possono essere coltivati o allevati in sistemi modulari (foto-bio-reattori, ma anche più semplici serre) che riducono l'esposizione ai rischi ambientali e non richiedono troppo consumo di suolo, quindi sarebbero adatti anche ad ambienti urbani oppure alle isole, magari piccole e lontane dai continenti;

l'entrata nel mercato di alimenti proteici a basso impatto ambientale e un fabbisogno nutrizionale stimato in crescita del 70 per cento al 2050 (fonte FAO), il comparto degli insetti per uso alimentare è destinato a ritagliarsi un ruolo di peso nel mercato alimentare;

si tratta di un'opportunità imprenditoriale, soprattutto per l'utilizzo mangimistico delle farine di insetti anche se resta comunque ferma la difesa delle produzioni tradizionali che caratterizzano il made in Italy e la dieta mediterranea;

tale tipo di produzione alimentare non può in alcun modo, difatti, intaccare la "dieta mediterranea", trattandosi di una possibilità innovativa e destinata ad un commercio alimentare peculiare, in alcuni casi destinato unicamente al consumo animale;

l'Italia ha un sistema di controlli fra i più efficaci in Europa: ogni anno le ASL, i NAS e l'ICQRF compiono decine di migliaia di verifiche. Solo l'Ispettorato centrale repressione frodi nel corso del 2020 ha effettuato oltre 70.000 controlli e la sfida è una maggiore sostenibilità, che passa attraverso l'innovazione e la ricerca, anche tramite i fondi del PNRR;

considerato che:

la trasformazione ecologica rappresenta il 40 per cento del piano nazionale di ripresa e resilienza e tale possibilità consente a nuovi operatori e nuovi sistemi produttivi di creare nuovi posti di lavoro; tali nuove possibilità devono essere incentivate e non soppresse, seppur nel pieno rispetto della conoscibilità e informazione da parte dei consumatori finali circa la natura dei nuovi prodotti alimentari messi in commercio;

l'utilizzo di proteine nobili degli insetti è molto diffuso in altri Paesi ma appare del tutto incapace di sostituirsi alle proteine nobili appartenenti alla cultura gastronomica italiana, come il latte e la carne;

rilevato che:

la produzione di questo nuovi tipi di alimenti a basso impatto ambientale è pensata anche per far fronte ad una graduale diminuzione di cibo che si potrebbe verificare in un futuro non troppo lontano, ovvero al corrispondente aumento della domanda in seguito a cambiamenti climatici, carestie, pandemie eccetera, e tale problematica potrebbe essere ridotta tramite una diminuzione dello spreco alimentare:

ad oggi, difatti, uno dei più grandi motivi di dispersione di cibo è rappresentato dello spreco alimentare e secondo l'osservatorio "Waste Watcher" lo spreco alimentare a livello domestico in Italia costa circa 6,5 miliardi di euro, e le tonnellate di cibo buttato annualmente in Italia ammontano a quasi 2 milioni;

lo spreco di cibo si traduce in un ulteriore danno quando questo finisce in discarica dove, decomponendosi, produce metano, gas serra molto più dannoso dell'anidride carbonica e, se lo spreco alimentare fosse un Paese, sarebbe il terzo nemico dell'atmosfera quanto a produzione di gas serra dopo la Cina e gli Stati Uniti d'America, generando l'8 per cento del totale di queste emissioni sul pianeta;

per la FAO, l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, la lotta allo spreco alimentare è una delle principali priorità, emersa brutalmente da un suo rapporto shock di 10 anni fa, dal quale emergeva che circa un terzo del cibo prodotto sul pianeta andava perso o sprecato ogni anno, a fronte di centinaia di milioni di persone che soffrono la fame e non hanno accesso a sistemi di alimentazione salutari;

risulta sempre più difficile far fronte alle richieste di chi soffre di denutrizione e malnutrizione: solo nei Paesi dell'Unione europea circa 33 milioni di persone non possono permettersi un pasto di qualità ogni due giorni,

impegna il Governo:

1) ad incrementare lo studio del cibo da insetti contemperando l'esigenza dell'industria con la salvaguardia delle nostre tradizioni;

2) a fare chiarezza sui metodi di produzione e sulla stessa provenienza e tracciabilità del cibo derivante dagli insetti, considerato che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra UE;

3) a prevedere sistemi di tracciamento efficaci dei prodotti, informando al contempo i consumatori circa il rispetto della filiera alimentare e sull'origine delle materie prime utilizzate;

4) ad avviare ogni più utile iniziativa per combattere lo spreco alimentare, sia tramite campagne di sensibilizzazione, sia tramite lo sviluppo di piattaforme digitali che consentano di incentivare alla pratica dell'utilizzo degli avanzi giornalieri nei supermercati e nei ristoranti.

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